La Vasectomia

VASECTOMIA ovvero l’intervento chirurgico eseguito per la STERILIZZAZIONE VOLONTARIA MASCHILE


Dopo la decisione di Ronaldo, il famoso calciatore brasiliano, di eseguire la vasectomia, ho avuto dai pazienti un crescendo numero di richieste per tale intervento, che dopo gli opportuni chiarimenti, molti gli ho operati ma alcuni (una piccola percentuale) ci hanno ripensato.

E’, quindi, necessario, vista la grande popolarità della vasectomia, ricevuta anche grazie al calciatore, precisare in cosa consiste l’intervento che porterà alla sterilizzazione volontaria.

La vasectomia è un operazione chirurgica, nella stragrande maggioranza dei casi rimarrete svegli (si esegue in anestesia locale) durante l’intervento, che di solito dura più o meno 30 minuti.

Le due piccole incisioni verranno fatte nella cute (pelle) alla radice dello scroto attraverso le quali i dotti deferenti (i tubicini dove dal testicolo convogliano gli spermatozoi) vengono tirati fuori, si legano le due estremità di ogni deferente, se ne asporta un cm circa in entrambi i lati, si elettrocauterizzano i monconi e si chiude lo scroto. Dopo una breve degenza, s.c., a volte anche dopo meno di un’ora, potete tornare a casa.

Importanti considerazioni da valutare prima dell’intervento di sterilizzazione volontaria:

qualora si volesse fecondare dopo la vasectomia si deve ricorrere alla ricostruzione di un deferente con un attecchimento inferiore al 50%, oppure eseguire la tecnica ICSI, cioè prelevare spermatozoi dai testicoli per farli fecondare in laboratorio con un ovulo prelevato alla donna (frequenti insuccessi). Anche se si dovesse conservare lo sperma in una banca del seme (abbastanza costosa) non si può essere sicuri di una gravidanza futura. Alla luce di queste considerazioni, quindi, il paziente non potrebbe più fecondare per tutto il resto della vita.

Molte domande mi sono state poste per quanto concerne la virilità e la vita sessuale dopo la vasectomia, di seguito le risposte:

non si altera la produzione degli ormoni, non causa la disfunzione erettile, si continuerà a produrre la stessa quantità di sperma, si potrà riprendere l’attività sessuale appena vi sentirete.

Non sarete subito sterili, dopo l’intervento ci sono sempre spermatozoi attivi nello sperma. Ci vogliono diverse eiaculazioni per liberare lo sperma dagli spermatozoi. Fin quando con uno spermiogramma non si dimostri che nello sperma non ci sono più spermatozoi si devono usare metodiche contraccettive per evitare gravidanze indesiderate. A volte sono necessari 3-4 mesi dopo la vasectomia per essere sterile.

Raramente la vasectomia può fallire, vi è meno dell’1% di pazienti sottoposti a questo intervento che possono fecondare. Ciò avviene se i dotti deferenti non sono stati bloccati completamente, a volte perché le estremità dei dotti si uniscono da sole. Con la tecnica sopra descritta queste evenienze dovrebbero essere ancora più rare.

In conclusione, è fondamentale che i due partner siano perfettamente edotti della quasi certa irreversibilità della sterilizzazione maschile dopo l’intervento di vasectomia.